Articolo Cucina Alimentazione
Il cioccolato un amico della salute freccesabato 27 aprile 2013      


La salute e il cioccolato sono due facce della stessa medaglia, si potrebbe dire,  a condizione che  il cioccolato sia solo e rigorosamente fondente, cosa che non vale per il  cioccolato al latte, bianco o di qualsiasi altro tipo.
A molte persone il fondente non piace, per quel suo gusto amarognolo, meno accattivante o gradevole  del sapore vellutato e dolce di quello al latte, tuttavia questo è da tenere in minore considerazione, perché privo degli stessi benefici del fondente, ma altrettanto ricco di altre sostanze che possono essere invece causa di problemi.

Il segreto del cioccolato fondente, quello marrone scuro, quasi nero, sono i suoi flavonoidi, antiossidanti  naturali che contrastano la formazione dei radicali liberi, di cui è particolarmente ricco. Si tratta degli stessi antiossidanti presenti in moltissimi  altri alimenti tutti di origine vegetale a partire dal  vino rosso, il tè, i frutti di bosco con i mirtilli che guidano abbondantemente la classifica, solo che nel cioccolato sono presenti in quantità che si potrebbe definire industriale. Ricordiamo, solo per coloro che se ne fossero dimenticati, che il cioccolato viene estratto dalla cabosside, il frutto delle piante di Cacao.

In linea di massima, 100 grammi di cioccolato fondente  contengono 50-60 mg di flavonoidi, e maggiore è la  percentuale di cacao, maggiore sarà  la quantità di flavonoidi presenti nella deliziosa tavoletta quasi nera.
La principale virtù dei flavonoidi  è quello di limitare gli effetti negativi del colesterolo presente nel sangue, sia LDL che colesterolo totale, in quanto ormai la distinzione tra colesterolo buono e cattivo sembra essere stata superata da recenti ricerche. Sono anche degli antinfiammatori naturali che proteggono le arterie evitando i depositi di placca  e quindi i danni dell’aterosclerosi, e questo a vantaggio della salute del cuore e del cervello. Inoltre, consumare quotidianamente piccole quantità di cioccolato contribuisce a ridurre la pressione arteriosa.

Ma i vantaggi non finiscono qui, perché i  trigliceridi contenuti nel cioccolato fondente di qualità contengono il 33% di acido oleico, lo stesso acido presente nell’olio extravergine di oliva, il 33% di acido stearico e un ultimo 33% di acido palmitico, quest’ultimo dotato di elevate proprietà ipercolesterolemizzanti.
E ancora, il cioccolato stimola la produzione della serotonina, la ormai ben nota  molecola del buonumore, il neurotrasmettitore che determina in un certo senso l’umore per cui, se carente può portare addirittura a condizioni patologiche, mentre se è in eccesso, può provocare emicrania, per colpa di una sostanza di cui è ricco, la tiramina.

Ma ovviamente non sono solo rose e fiori, perché vi è anche l’altra faccia della medaglia  rappresentata dalle  calorie che fornisce il cioccolato. Un suo  eccessivo  consumo, potrebbe essere dannoso, visto che una tavoletta di fondente da 100 grammi, fornisce 500 calorie, il che  equivale a far fuori, in un sol morso, l’equivalente di un quinto del fabbisogno giornaliero.
E’ evidente, quindi, che  la moderazione è la prima cosa di cui bisogna tener conto, quando si mangia il cioccolato. Inoltre il cioccolato, pur se fondente, non deve contenere altre sostanze, ripieni, additivi o latro che non farebbero che accrescere il numero di calorie e ridurre al tempo stresso i suoi benefici, perché più dolci e più poveri di flavonoidi.

Ma le virtù del cioccolato non sono solo queste, dal momento che  è anche  ricco di ferro, fosforo, potassio e in particolare magnesio,  tutte caratteristiche che rendono la deliziosa tavoletta  un vero toccasana, oltre che una leccornia, sempre che la si assuma con una certa moderazione.
Tuttavia il cioccolato ha anche delle controindicazioni, ma solo  per  soggetti portatori di patologie a carico del sistema gastro-intestinale, quindi gastrite, ernia iatale e reflusso gastroesofageo, patologie che potrebbero acuirsi con il cioccolato.
In definitiva, il cioccolato è un amico della salute, sempre se assunto senza esagerare, senza contare poi   le sensazioni che il suo inebriante profumo  e il suo sapore riescono a risvegliare; un vero dono della natura

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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A molte persone il fondente non piace, per quel suo gusto amarognolo, meno accattivante o gradevole  del sapore vellutato e dolce di quello al latte, tuttavia questo è da tenere in minore considerazione, perché privo degli stessi benefici del fondente, ma altrettanto ricco di altre sostanze che possono essere invece causa di problemi.

Il segreto del cioccolato fondente, quello marrone scuro, quasi nero, sono i suoi flavonoidi, antiossidanti  naturali che contrastano la formazione dei radicali liberi, di cui è particolarmente ricco. Si tratta degli stessi antiossidanti presenti in moltissimi  altri alimenti tutti di origine vegetale a partire dal  vino rosso, il tè, i frutti di bosco con i mirtilli che guidano abbondantemente la classifica, solo che nel cioccolato sono presenti in quantità che si potrebbe definire industriale. Ricordiamo, solo per coloro che se ne fossero dimenticati, che il cioccolato viene estratto dalla cabosside, il frutto delle piante di Cacao.

In linea di massima, 100 grammi di cioccolato fondente  contengono 50-60 mg di flavonoidi, e maggiore è la  percentuale di cacao, maggiore sarà  la quantità di flavonoidi presenti nella deliziosa tavoletta quasi nera.
La principale virtù dei flavonoidi  è quello di limitare gli effetti negativi del colesterolo presente nel sangue, sia LDL che colesterolo totale, in quanto ormai la distinzione tra colesterolo buono e cattivo sembra essere stata superata da recenti ricerche. Sono anche degli antinfiammatori naturali che proteggono le arterie evitando i depositi di placca  e quindi i danni dell’aterosclerosi, e questo a vantaggio della salute del cuore e del cervello. Inoltre, consumare quotidianamente piccole quantità di cioccolato contribuisce a ridurre la pressione arteriosa.

Ma i vantaggi non finiscono qui, perché i  trigliceridi contenuti nel cioccolato fondente di qualità contengono il 33% di acido oleico, lo stesso acido presente nell’olio extravergine di oliva, il 33% di acido stearico e un ultimo 33% di acido palmitico, quest’ultimo dotato di elevate proprietà ipercolesterolemizzanti.
E ancora, il cioccolato stimola la produzione della serotonina, la ormai ben nota  molecola del buonumore, il neurotrasmettitore che determina in un certo senso l’umore per cui, se carente può portare addirittura a condizioni patologiche, mentre se è in eccesso, può provocare emicrania, per colpa di una sostanza di cui è ricco, la tiramina.

Ma ovviamente non sono solo rose e fiori, perché vi è anche l’altra faccia della medaglia  rappresentata dalle  calorie che fornisce il cioccolato. Un suo  eccessivo  consumo, potrebbe essere dannoso, visto che una tavoletta di fondente da 100 grammi, fornisce 500 calorie, il che  equivale a far fuori, in un sol morso, l’equivalente di un quinto del fabbisogno giornaliero.
E’ evidente, quindi, che  la moderazione è la prima cosa di cui bisogna tener conto, quando si mangia il cioccolato. Inoltre il cioccolato, pur se fondente, non deve contenere altre sostanze, ripieni, additivi o latro che non farebbero che accrescere il numero di calorie e ridurre al tempo stresso i suoi benefici, perché più dolci e più poveri di flavonoidi.

Ma le virtù del cioccolato non sono solo queste, dal momento che  è anche  ricco di ferro, fosforo, potassio e in particolare magnesio,  tutte caratteristiche che rendono la deliziosa tavoletta  un vero toccasana, oltre che una leccornia, sempre che la si assuma con una certa moderazione.
Tuttavia il cioccolato ha anche delle controindicazioni, ma solo  per  soggetti portatori di patologie a carico del sistema gastro-intestinale, quindi gastrite, ernia iatale e reflusso gastroesofageo, patologie che potrebbero acuirsi con il cioccolato.
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